Raffaele Gonano

Pubblichiamo la lettera di Raffaele Gonano, giocatore dell’Ancora, perché la sua espulsione di venerdì 9 con il Cercivento è stata quanto meno singolare.

Aspettavo con ansia l’uscita dell’ultimo comunicato per vedere se il coraggio di ammettere i propri errori e di prendere le proprie responsabilità esistessero ancora, ma dalla squalifica inflittami, a malincuore, ho capito che non ci sono più!
Scrivo tutto questo perchè nell’undicesima giornata di campionato sono stato espulso dal campo dopo aver fatto un complimento al direttore di gara, che aveva fischiato un fallo a mio favore, difficile da vedere, battendogli le mani e dicendogli bravo. Lui per ricambiare ha estratto il cartellino rosso mandandomi negli spogliatoio lasciandomi senza parole. Mi sono amareggiato ancora di più quando, a fine gara sono andato a chiedergli il perchè di questa sua decisione, ma lui ha saputo solo dire “Vada via!” chiudendomi la porta in faccia. Bene, io ho scontato la mia squalifica e lui sarà nuovamente su un campo di calcio come se niente fosse accaduto. Tutto questo è lo specchio della nostra società, ovvero è meglio apparire che essere, quindi io sono il cattivo di turno e lui il bravo che dietro una casacca decide il bene ed il male, senza incorrere in nessuna sanzione quando può commettere degli errori. Forse dovrebbe rimetterci di “tasca propria”,  anche se sono sicuro che ammettere un errore non sia un fallimento, ma un momento in cui si cresce e si diventa più  forti.

Raffaele GONANO