IL MAL DI… PANCA
Carnico [Redazione] 4 commenti »
Bordano, Villa, Moggese e Cedarchis: eccole qua, nell’ordine, le squadre che hanno interrotto (più o meno consensualmente) il rapporto col loro allenatore. Vediamo nel dettaglio la situazione delle quattro squadre.
BORDANO. E’ durata poco l’avventura di Fabio Picco sulla panchina biancorossa: già alla seconda giornata al suo posto è arrivato Aurelio Picco ed il cambio si è rivelato quanto mai azzeccato, visto che la squadra ha infilato 7 vittorie consecutive.
VILLA. Appariva un po’ logoro, in verità, il rapporto tra Geremia Gonano ed il Villa. Negli scorsi anni la squadra non ha ottenuto i risultati che la dirigenza si attendeva, ma bisogna sottolineare come spesso la squadra sia scesa in campo imbottita di molti giovani provenienti dal vivaio. Forse si credeva di poter conseguire buoni traguardi puntando sul prodotto fatto in casa integrato con alcuni big provenienti da fuori. La cosa non è accaduta e forse l’ambiente era ormai privo di stimoli. La classifica di quest’anno ne è la prova, con la squadra quasi svogliata e senza segni di reazione. A questo punto, il presidente Dorigo ha voluto togliere qualsiasi alibi ai propri giocatori, chiamando Mauro Di Lena, tecnico della juniores, alla guida della prima squadra. Di Lena è uno che punta molto sulle doti umane, sulla capacità di lottare e sputare l’anima. Il secondo tempo del derby con la Folgore ha già lasciato intravedere segnali confortanti, almeno dal punto di vista delle motivazioni.
MOGGESE. Anche per la Moggese si può fare lo stesso discorso fatto per il Villa. C’era la sensazione (almeno dall’esterno) che Stefano Biasizzo non riuscisse più a trasmettere alla squadra stomoli tecnici,tattici e caratteriali. Non giocava nemmeno male la sua Moggese, ma spesso dava l’impressione di essere rassegnata. Con l’arrivo di Claudio Brollo, sono ricomparsi stimoli e punti in classifica. A volte non è nemmeno colpa di tecnici o giocatori: certi rapporti si consumano senza responsabilità precise.
CEDARCHIS. Beh, qui siamo di fronte al caso dell’anno. Che il Cedarchis si avvicinasse ad un declino fisico era quasi fisiologico; che i suoi guerrieri di mille battaglie avvertissero l’usura di tensioni e vittorie, anche. Ma che i giallorossi, dopo 9 giornate, fossero in piena bagarre salvezza nessuno di certo poteva prevederlo. Chiaro che la squadra si riprenderà, visti i valori tecnici, ma chi sarà a guidarla dalla panchina? Giorgio Pavan ha salutato con educazione e riconoscenza, confermando (se mai ce ne fosse stato bisogno) la grande signorilità che ha saputo dimostrare da subito nei confronti di tutto l’ambiente. Se una colpa si può rimproverare al tecnico è quella di non aver avuto una grande conosccenza del Carnico, torneo che, per la sua atipicità, ha “bruciato” allenatori e giocatori bravissimi. Nomi per la panchina giallorossa non ne circolano, anche perchè quella del “Ceda” non è una panca qualsiasi… Intanto, c’è il presidente Chiementin, che già alla fine degli anni Novanta guidò la squadra. Dalla scrivania alla panchina, insomma, il passo è stato breve. Vediamo se il buon Mario saprà ricalarsi nella parte.