CIAO RUDI
Carnico [Redazione] 58 commenti »
Ci sono degli articoli che non vorrei mai scrivere. Forse perché si diventa vigliacchi o forse perché si vorrebbero dire diecimila parole, ma quelle giuste (ammesso che ci siano parole giuste di fronte ad un’ingiustizia tanto grande) ti restano incastrate tra il cuore e la tastiera del computer. E ti escono solo quelle che sanno tanto di retorica.
Ravascletto piange la scomparsa di un giovane, un giovane che a 24 anni ancora da compiere (lo avrebbe fatto a ferragosto) ha lasciato i suoi cari ed i suoi amici. Rudi De Infanti è rimasto vittima di un incidente sul lavoro, vicino alla sua casa ed al campo dove si allenava e giocava per la squadra del suo paese. Per questioni, diciamo così, “familiari”, conosco bene il Ravascletto ed in questi anni ho imparato a conoscere un po’ anche Rudi. Sarà banale e scontato ma quali altre parole si possono usare per descrivere Rudi, se non simpatico, allegro, solare, compagnone e un po’ “pazzo”. Ma di quella pazzia allegra, quella che serve quando ci si ritrova nei dopo partita o al termine degli allenamenti. A cosa serve descrivere Rudi come calciatore? Non c’è più un ragazzo, un bravo ragazzo a cui piaceva lavorare e fare sport. Non c’è più il suo bel sorriso, quella voglia di vivere, di stare in compagnia, quel suo modo ironico di dire le cose e di porsi nei confronti degli altri. Flash che si accendono nella memoria e allora mi viene in mente quel “ievila”, espressione buona per tutte le occasioni che non ho mai capito cosa significasse, oppure quando Di Centa diventava “Placenta” fino ad un classico del repertorio, quando Rudi, sollecitato da qualche compagno a passare il pallone, “Rudi, poila” , rispondeva serio “Sì, ta mudanda …”. Ecco, adesso Rudi non c’è più e toccherà ai suoi compagni dedicargli qualcosa di importante. La salvezza del Ravascletto? Certo, ma anche qualcosa di più: un pensiero tutti i giorni, perché Rudi se lo merita. Per quello che ha dato ma anche per quello che non ha potuto più dare. Ma mica per colpa sua … Ciao Rudi, quaggiù ti vogliamo tutti bene!